Un enorme problema della nostra società è questo supremo bisogno di apparire. Il nostro bambino interiore è stato ferito, abbandonato, non visto, non amato, non apprezzato e forse anche umiliato dai propri genitori. Tutto questo, come ormai sapete, è del tutto normale, anzi ancor meglio, è FUNZIONALE! Molte volte infatti abbiamo parlato del fatto che la nostra famiglia d’origine ce la scegliamo noi, non per il compito di amarci o proteggerci, ma per attivarci quelle ferite fondamentali che ci garantiranno uno specifico e preciso lavoro, la Missione di questa nostra esistenza.
Quindi, se non sta alla nostra famiglia curare al meglio questo bambino, a chi dunque? A ciascuno di noi!
Ma questo nessuno l’ha davvero capito, chi, arrivato ad un certo punto della sua evoluzione spirituale gli dedica del tempo, lo fa con la rassegnazione della vittima, con quell’amarezza di chi dice:” Visto che non sono mai importato a nessuno e che per il mondo potrei morire senza che nessuno se ne accorga, dovrò curarmelo da solo questo mio bambino interiore”. Ma in questo discorso, lo vedete bene, non ci sono i presupposti per la guarigione ma bensi amarezza, risentimento, giudizio, vittimismo…questi non sono per niente elementi curativi. L’Amore lo è.
Ai genitori il compito di assicurarsi che io compia la mia Missione, che non le passi accanto, che non fallisca (e quindi a loro il compito di attivare in maniera piu marcata possibile le mie ferite), a me il compito di trovare le chiavi di volta, la pozione magica per il superamento di quelle dinamiche. Quindi A ME di AMARMI IL Più PROFONDAMENTE possibile, al massimo delle mie possibilità, sempre cercando di superare quei limiti, per prendere cura di quel bambino interiore…dunque guarirmi
Poiche nessuno sente questa verità, e tanto meno nessuno intraprende davvero questo viaggio la nostra società di fatto è tutta una ricerca dell’apparire.
Apparire che cosa esattamente?
Apparire DEGNI DI ESSERE AMATI, quindi apparire bravi, buoni, belli, ricchi, misericordiosi, felici, sempre e ad ogni costo, perché nessuno ama un essere complicato. E chi l’ha detto questo?? L’ ha detto l’ego fragile e ferito di un bambino interiore abbandonato da tutti, l’ha detto una personalità ancora troppo poco evoluta, ma visto che nessuno ha il coraggio di evolvere perché tutti si abbandonano all’amarezza ed al vittimismo del bambino ferito senza mai prendersi la briga di provare a guarirlo, ecco che tutta la società si è cablata su quella pochezza di spirito.
Ecco perché siamo tutti in competizione, perché, da esseri poco evoluti, percepiamo dell’Amore solo la sua mancanza. In realtà, se avessimo occhi per guardare, se fossimo davvero ben posizionati, potremmo vedere che l’Amore è abbondanza assoluta e che cen’è per tutti e sempre! Basterebbe smettere di congelarcelo dentro e lasciare che invece trabocchi dentro e fuori di noi.
Allora saremmo capaci di mettere in gioco il nostro valore aggiunto invece di volerci sostituire a qualcun’altro nell’invidia di una fortuna che non gli spetta, di un lavoro che non merita, di una famiglia che proprio non dovrebbe appartenergli. Smetteremmo di guardare fuori ed inizieremmo a guardarci dentro, smetteremmo di essere nel giudizio e nell’invidia del voler essere come qualcun altro e vorremmo essere solo noi stessi, perché vedremmo il nostro essere unici e preziosi nel mondo. Vedremmo finalmente ciò che siamo e la rarità, l’unicità del valore che siamo stati chiamati a portare sulla Terra. Ognuno il proprio posto, ognuno il proprio ruolo, ognuno il proprio valore, non come bambini feriti che competono in una disperata mancanza d’amore e rivandicazione, ma come esseri evoluti e splendenti che hanno capito di essere unici, preziosi e irripetibili, ciascuno col proprio onorevole ruolo di generatore di Guarigione e d’ Amore Infinito.
In lack’Ech