Il Blog di Daiana

Dove non c’è Amore, non soffermarti.

1024 719 Daiana Campaini

A volte imparare questa semplice lezione, costa un prezzo molto alto in termini di tempo, sacrifici e lacrime. In realtà questo non dovrebbe essere un concetto così  lontano dal nostro sentire né dal nostro istinto di sopravvivenza, eppure quanti giorni, mesi o addirittura anni avete speso  nel tentativo di aggiustare una relazione, cercando disperatamente Amore là dove non ce n’era neppure l’ombra? Dove era chiaro fin dall’inizio che non ce ne sarebbe stato mai. Scommetto che, se vi chiedessi di alzare la mano, la alzereste tutti, qualcuno le alzerebbe perfino entrambe!

La giusta domanda da porsi non è “Quanto tempo abbiamo perso dietro quest’utopia?” perché questa domanda porta solo ed inevitabilmente all’auto-giudizio, al sentirsi meritevoli di punizioni. Questa domanda serve solo a nutrire l’inutile dualità interiore che da sempre ci divora e ci distrugge, quella fra il nostro Giudice interiore e la sua Vittima altrettanto interiore. In quel gioco perverso e nefasto si è vittime e carnefici di se stessi, un gioco al massacro, una dinamica senza fine, altamente distruttiva che mina alle basi ogni possibile spiraglio di relazione armonica e creativa con se stessi.. relazione questa, che fra l’altro è la madre di tutte le relazioni che intesseremo verso l’esterno perché dove è negato l’Amore per Sé non è neppure possibile Amare gli altri. Amare è un concetto semplicissimo, solo molto elevato che quasi sempre viene confuso con qualcos’altro e diventa quindi un qualcosa di astruso, doloroso e complicato. Scriverò a parte di questo argomento, per ora sappiate che se non è semplice ed armonioso, allora non è Amore.

Dunque, come dicevamo, la vera domanda da porsi è “Perché ci siamo soffermati lì dove non c’era nulla per noi se non vilipendio, sterilità, giudizio, continua pesatura dei propri atti e delle proprie parole?”  Perché siamo rimasti in luoghi dove qualunque cosa dicessimo o facessimo saremmo sempre stati valutati insufficienti? PERCHE L’ABBIAMO FATTO? Solo iniziando a questionarci sulle cause potremmo trovare la forza e la chiarezza d’animo per uscire dal fondo del pozzo in cui ci siamo ritrovati scivolandoci dentro a poco a poco senza nemmeno rendercene conto. Quindi, iniziamo a farci alcune semplici, ma fondamentali domande che ci aiuteranno a svelare dinamiche ben precise.

Colpa e Vergogna.

Quale colpa cercavate di mondare? Quale marchio di pochezza cercavate di colmare? Di quale vergogna volevate liberarvi espiando fortemente ogni istante di sacra vita e respiro? CHI vi ha detto che valevate così poco? DA CHI avete ereditato quel marchio di vergogna che vi ha tenuto all’inferno elemosinando solo briciole? Eh sì, perché certe cose fanno parte di noi ed altre invece ce le carichiamo sulle spalle per alleggerire e sanare le dinamiche dei nostri avi e di tutto l’albero genealogico.

Qualunque sia la causa, resta il fatto che voi non siete formiche, l’avete notato? Le briciole non vi nutrono. Il continuo sacrificio non vi soddisfa. Il vostro corpo non è fatto per lavorare incessantemente trasportando carichi di molto superiori al vostro stesso peso. Non siete neppure così bravi a lavorare in equipe ed in una tale gerarchia, se vogliamo dircela tutta! E allora… guardatevi meglio per favore! Spogliatevi un attimo di tutto questo peso non vostro di cui comunque vi siete fatti carico. Smettete un attimo di identificarvi con schemi esterni, con aspettative cucitevi addosso.. e badate bene, non ha importanza alcuna chi ve li ha cuciti addosso, perché voi comunque avete lasciato che questo si facesse. “Ero troppo piccolo per ribellarmi” direte voi, “non avevo i mezzi per difendermi/non me ne ero mai reso conto ecc ecc ecc”  Non è nemmeno di scuse o giustificazioni di innocenza che andiamo a caccia. Non siete sotto accusa, né sotto processo. Nessuno lo è. Semplicemente fatevi alcune domande e restate in osservazione ed in ascolto di cosa si muoverà, dentro e fuori di voi, da lì in avanti.

Le ferite di Rifiuto, di Abbandono e l’Odio verso sé.

Queste ferite sono semplicemente ferite che dovevano attivarsi, perché a livello globale occorre trovare una soluzione, occorre una “formula d’evoluzione”  e voi siete fortunati ad aver avuto qualcuno o qualche evento o una qualche memoria karmica che ve le ha attivate. Siete fortunati perché se portate queste ferite è perché nel corso delle vostre evoluzioni avete sviluppato “gli antidoti” necessari a curarle. Voi avete la chiave o siete ad un passo piccolo piccolo dallo svilupparla e tutto uno stuolo di Anime Alleate ha creduto in voi e vi ha detto “Scendo con te, per aiutarti a trovarla dentro di te questa chiave di svolta. Insieme ce la faremo”.

Ecco perché vi siete soffermati là dentro per così tanto, affinché la ferita fosse ben attivata e ben visibile. Ora siete sulla strada giusta per liberarvi da anni, forse secoli di “Non Amore”. Sì, perché è questo che fanno le ferite di rifiuto e di abbandono: vi cuciono addosso un vestito assolutamente impermeabile sia all’amore verso sé sia all’Amore che può venire da fuori, perché al di là delle vostre parole, voi quell’amore lo rifiuterete, non sentendovene degni e per questo finirete per odiarvi sempre più. Le ferite son state attivate, le sentite bene,  ora fate il passo  successivo, onorate la vostra discesa su questa Terra e quella di chi con voi si è assunto questo compito, fatevi forza, trascendete il mondo fenomenico, andate oltre e tiratevi fuori da quel pozzo, ci siete già  stati fin troppo.

 

L’Amore di Sé.

Fate il primo passo verso l’Amore di sé, allontanatevi da luoghi, situazioni o persone che non vi fanno felici. Non vi siete legati da nessun vincolo di responsabilità.

Nessuna responsabilità è più grande dell’Amore verso sé. Essa è la base di tutto: della sopravvivenza, della cura, dell’amore e del rispetto verso sé e verso gli altri. Laddove non c’è amore, non soffermarti. Prendi il tuo cuore, le tue cose e vattene, prendi le tue distanze, te lo devi. Non devi vergognarti, non stai scappando da niente, ti stai fermamente e coraggiosamente dissociando da qualcosa che non condividi. Lo fai perché hai preso coscienza di te, lo fai prima di tutto per guarirti e per poi andare a creare un qualcosa di migliore per te e per gli altri.Qualcosa che ti somiglia di più, che risponde e colma le tue necessità e quelle dei tuoi cari, perché una persona che nega se stessa non avrà buoni esempi da passare, non avrà amore nutriente e puro da donare, non ce la farà ad intessere relazioni sane. Amati perché te lo devi. Amati perché TU sei la chiave di tutto questo dolore.  Amati perché questo era il patto stipulato con tutte le Anime Alleate scese con te per portare a termine tale missione.

 

Come si fa ad amarsi? Ci riuscirò mai?

Le persone che escono da situazioni o relazioni tossiche sono letteralmente ossessionate da queste 2 domande.CERTO che ce la farete!In molti modi si imparano le cose: per intuizione, per sentito dire, per averne fatta esperienza, o perfino per averne sentita così forte la sua mancanza! Fidatevi, questa sarà la vostra formula magica per l’Amore verso sé!  Usate la vostra creatività,liberate pian piano, senza vergogna le vostre capacità, le vostre più semplici curiosità ed improvvisate! Imparare ad amarsi è come quando si compra una nuova pianta… la sua natura è già quella di esistere, ma oltre a questo ci vuole” lo sforzo della cura”, l’intento, la volontà di prendersene cura, di capire che tipo di esposizione le piace di più, di quanta acqua o sole o minerali ha bisogno e quando.

Allontanarsi da ciò che ci è tossico è già il primo passo. Poi dobbiamo interrogarci su ciò che ci piace, su ciò che ci fa stare bene. Se non lo abbiamo ancora imparato, benissimo! Abbiamo davanti proprio ora in questo istante la possibilità di fare delle prove, di sperimentare cose nuove, di c prendere spunto anche dai nostri amici, chiedendo cosa piace loro e vedere se può piacere anche noi oppure no. Sperimentate! Liberatevi da catene di colpa, vergogna ed “immeritevolezza” che stanno solo nella vostra mente. SOGNATE, RESPIRATE A PIENI POLMONI E FIDATEVI DI VOI! SEMPLICEMENTE PROVATE!

Portati!

Portati nel bosco a sentire il canto degli uccellini, portati al mare a camminare scalza sulla sabbia col vento che si insinua fra i capelli e gli occhi che si riempiono di cielo. Portati a sentire il rumore incalzante della città, a vedere negozi e vetrine, portati ad un corso di sport per liberare il benessere del tuo corpo fisico, portati a ballare, a teatro, al cinema, a dipingere, a cucire, a sognare. Portati dovunque ti faccia piacere e se non puoi andarci, vai oltre e trova una soluzione, perché tu sei infinite possibilità e te lo devi! Tanto, una strada assolutamente giusta non c’è, ma non ce n’è nemmeno una assolutamente sbagliata! Nulla è fatto per nuocerti, ma tutto è esperienza utile allo Spirito, al di là delle apparenze di bene e male, di gioia o dolore

 

Fatevi vibrare il cuore!

 

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

× whatsapp